Dramma pastorale in cinque atti di Giovan Battista Guarini, rappresentato per la
prima volta a Crema nel 1595. Per liberare l'Arcadia da una maledizione di
Diana, devono unirsi in matrimonio Amarilli, discendente del dio Pan, e Silvio,
figlio del sacerdote Montano, discendente da Eracle. Tuttavia, Silvio è
amato da Dorinda, mentre Amarilli ama, corrisposta, e frequenta in segreto il
giovane pastore Mirtillo (il pastor fido, che si rivela essere figlio di
Montano, rapito al padre ancora fanciullo). Contrastati da Corisca (innamorata
di Mirtillo) e dagli oracoli, gli amori dei giovani hanno, alla fine, un esito
felice. Il dramma fu oggetto di una intensa polemica letteraria, che riguardava
la commistione di elementi tragici e comici, non contemplata dalla
Poetica di Aristotele.